Bitlend mette a disposizione dei prestatori una serie di garanzie al fine di ottimizzare il rapporto rischio rendimento.

Sebbene il condominio offra, per la sua natura, maggiori garanzie di un’azienda o di un’impresa si è ritenuto di dare un’ulteriore garanzia nel caso in cui si verifichino delle morosità nel corso di un prestito.
Il buyback è l’azione con la quale Bitlend o un soggetto terzo si impegna ad acquistare il credito di un prestatore. Il prestatore potrebbe trovarsi in due situazioni di rischio: 1) la sopravvenuta morosità 2) la necessità di rientrare del capitale investito.

Nel primo caso Bitlend si impegna a riacquistare il credito ad un prezzo che sarà tanto più alto quanto sarà la disponibilità del prestatore ad attendere il totale recupero credito.

Statisticamente si ritiene, infatti, che l’azione del recupero credito sul moroso e l’eventuale intervento della solidarietà condominiale necessiti di circa due anni per giungere a conclusione. Facciamo un esempio: Il prestatore presta 1.000 € (mille euro) ad un condominio. Nel corso del rimborso si verificano due morosità che determinano un mancato incasso pari a 100 € (cento euro).

Il prestatore può chiedere a Bitlend di rientrare entro 30 giorni dei 100 euro. Bitlend acquisterà il credito a 65 euro (65% del credito cioè dei 100 euro). Ma se il prestatore è disponibile ad attendere 12 mesi il suo credito sarà riacquistato a 85 (85% del credito cioè dei 100 euro), e se poi ha la pazienza di attendere la conclusione dell’azione di recupero credito (stimata in meno di 2 anni) riceverà il 100%.

Nel secondo caso, invece, il prestatore potrebbe avere l’urgenza di rientrare del proprio credito. In questo caso Bitlend mette a disposizione il mercato secondario. Il prestatore mette di fatto in vendita il proprio credito residuo e un terzo diverso da Bitlend acquisterà il suo credito.